Sono tornata. L’atterraggio è stato tutt’altro che soft: venerdì sera ho perso il controllo e sono crollata. Ho pianto sulla spalla di un amico francese, che dopo avermi messo la coperta sulle spalle mi ha abbracciato dicendo che andrà tutto bene.
Sono stata lontana da qui per una decina di giorni e per la prima volta non avevo voglia di tornare. Ho paura del buio che mi aspetta. Ho paura di tutte le volte che dovrò fingere sicurezza e parlare a testa alta guardandoti negli occhi senza lasciare che la mia voce tremi, nemmeno per un momento.
Allo stesso tempo però non vedo l’ora di ritornare alla mia routine, all’adrenalina e lo stress delle consegne, alla tensione, all’essere sempre occupata e sentirmi utile.
Non vedo l’ora di vederti.